Barbara Herzog è nata in Svizzera in un contesto multilinguistico e si è trasferita ventenne in Italia, dove si è laureata con una tesi in letteratura africana, per la ricerca della quale ha vinto una borsa di studio a Londra, Inghilterra. È traduttrice ed interprete tra italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo; scrittrice di poesie, racconti, recensioni, articoli ed attivista dei diritti umani – ha lavorato per alcuni anni come operatrice sociale all’ufficio Protezioni Internazionali per richiedenti asilo e rifugiati e come mediatrice per vittime di tratta, ed a vari progetti contro le MGF.
Ha pubblicato le raccolte di poesia: Riflesso/Reflejo (ed. Efímera & ed. UNAH, Honduras, 2023), Pétalos de asombro (ed. Nueve editores 2022, plaquette con introduzione di Andrés Torres Guerrero), Nada Más (ed. Puntoacapo 2021, con introduzione di Graziella Sidoli), Se non nel silenzio (ed. L’arcolaio 2015, con prefazione di Francesca Serragnoli) e Sopravvento (ed. Raffaelli 2012, con prefazione di Davide Rondoni).
Inoltre ha tradotto dallo svizzerotedesco in italiano la raccolta di poesie Öpper het mini Chnöche vertuuschet (Qualcuno ha scambiato le mie ossa) di Ursula Hohler (ed. Capire 2020).
Ha partecipato a vari convegni, rassegne e presentazioni di poesia (per esempio Infinito 200 all’Accademia Mondiale della Poesia a Verona) ed è stata citata in antologie (per esempio In My Secret Life – Mirada de Pájaro Editores, Bogotá) e in rete (per esempio sul blog di Luigia Sorrentino, Rai News), e sue poesie sono state tradotte e pubblicate in riviste in Italia e America Latina.